Affrontiamo oggi un tema piuttosto delicato e di cui non si parla mai abbastanza, ma del quale c’è sempre bisogno e che può salvarci in tantissime situazioni.

Parliamo di Tutela Legale.

Come ormai avrai capito leggendo questo blog, mi piace partire spiegando i concetti dalle basi.

Troppo spesso mi sono trovata in prima persona a cercare di capire o approfondire alcuni argomenti, senza mai trovare delle fonti che tenessero conto del fatto che non tutti hanno lo stesso background e che qualcuno ha bisogno di conoscere un argomento partendo da zero.

Anche nel nostro settore, quello assicurativo, a volte ci dimentichiamo di quando non conoscevamo certe tematiche e, nello spiegarle ai clienti o ai nuovi colleghi, diamo un po’ per scontato che anche loro capiscano il nostro linguaggio.

Ma partiamo con il tema di oggi!

Cerchiamo di capire il contesto, per poi approfondire gli aspetti più interessanti nei prossimi articoli.
 
 
A cosa serve una polizza di Tutela Legale?

Una polizza di Tutela Legale serve a proteggere l’assicurato nel caso in cui debba sostenere le spese legali e gli eventuali costi peritali per difendersi o far valere un proprio diritto in sede giudiziale (davanti ad un giudice) o stragiudiziale (la fase di una vertenza in cui le parti cercano di trovare un compromesso senza portare la questione in Tribunale).

Perché è importante avere una polizza di Tutela Legale?

Per capirlo in modo semplice ci basti pensare che le spese legali sono quasi sempre un imprevisto e quindi rappresentano un danno economico per famiglie, professionisti o imprese.

Farebbe dunque molto comodo sapere di avere quelle eventuali spese coperte a fronte, a volte, anche solo di pochi euro l’anno.

Senza parlare poi della tranquillità di poter contare sempre su un parere legale o sulla disponibilità di un avvocato nel momento del bisogno.

Ora cerchiamo di capire meglio come funziona:

Innanzitutto dobbiamo sapere che sono tre i possibili ambiti operativi di questa polizza: quello stragiudiziale, quello civile e quello penale.

→ AMBITO STRAGIUDIZIALE:

Come detto poco sopra, qui le parti cercano di trovare un compromesso senza portare la questione in tribunale.

→AMBITO CIVILE:

Se le parti non trovano un accordo durante la fase stragiudiziale, il procedimento diventa civile, dove hanno luogo le controversie tra privati e quelle derivanti da obblighi di contratto non rispettati ma, diversamente dalla fase stragiudiziale, la disputa si svolge di fronte ad un giudice in tribunale.

Qualche esempio:

Nella sfera civile rientrano quelle controversie come ad esempio una lite tra condomini, il mancato pagamento da parte di un cliente, mancata rispondenza delle caratteristiche di un viaggio/albergo, cattive prestazioni professionali o artigianali, controversie di lavoro per i dipendenti, mancata attivazione e o rispetto di una garanzia...

→AMBITO PENALE:

In ambito penale invece, non esiste una fase stragiudiziale, ma si va direttamente in Procura e in Tribunale, dove il giudice rappresenta lo Stato e giudica il colpevole di un eventuale reato.

Essendo l’azione penale obbligatoria, si potrebbe essere iscritti nel registro degli indagati anche se non abbiamo commesso un reato, ma magari perché siamo stati solo indirettamente coinvolti.

In questi casi serve sempre necessariamente un avvocato: ne preferiresti uno assegnato d’ufficio o piuttosto poter avere a disposizione “un principe del Foro” grazie alla polizza di Tutela Legale?

Qualche esempio:

Citiamo il caso dell’adolescente che ha condiviso “per vendetta” le foto senza veli della sua ex fidanzatina in una chat di amici.

Dopo la denuncia, sono stati chiamati in causa tutti i genitori dei ragazzi (minorenni) per detenzione di materiale pedopornografico, per il solo fatto di fare parte di quella chat!

Immaginatevi la delicatezza della situazione, lo spavento, le spese legali comunque da sostenere, anche senza avere nulla a che fare con quanto accaduto!

Il reato penale è previsto ad esempio anche in caso di omicidio o per lesioni personali gravi o gravissime (con prognosi superiore a 40 giorni) e non solamente nel caso di incidente stradale, ma anche per incidenti sul lavoro (se avviene una morte in azienda o in un cantiere il responsabile legale, il direttore dei lavori e della sicurezza possono essere indagati anche se fisicamente non presenti sul posto al momento del sinistro).

Essendo M&B Insurance Broker specializzato in RC Professionale, ci sembra d’obbligo fare un’osservazione.

Sappiamo che nell’assicurazione di responsabilità civile le spese sostenute per resistere all'azione del danneggiato contro l'assicurato sono a carico dell'assicuratore nei limiti del quarto del massimale (art. 1917 C.C.),

MA

Questo vale naturalmente solo se esistono i presupposti per l’attivazione della polizza RC, di conseguenza tutta la sfera penale è sicuramente esclusa!

Dunque se sei un libero professionista fai attenzione: avere una polizza di RC Professionale non è per niente uguale ad avere anche una polizza di Tutela Legale!

Di questo parleremo in modo più approfondito in uno dei prossimi articoli!
 
 

Tutto chiaro fino a qui ?

Come avrai capito, sono tantissimi gli ambiti di applicazione di una polizza di Tutela Legale e cercheremo di trattarli tutti, ma puoi inviarci le tue domande o richieste di approfondimento alla mail newsletter@meb-broker.it

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